martedì 17 agosto 2010

un risotto delicato


In questi giorni piuttosto freddini, l'idea di mangiare risotto non è poi così fuori dal mondo, ecco dunque una ricettina veloce veloce per un risotto davvero delicato..L'idea di questo abbinamento mi è venuta mangiando l'hot roll, un rotolo giappo fritto in tempura con dentro filetto di branzino, salmone e philadelphia... ovviamente la versione risotto non è così gustosa (niente fritto) ma resta comunque un ottimo abbinamento

RISOTTO AL BRANZINO E SALMONE MANTECATO CON PHILADELPHIA

Ingredienti x 4 persone

riso carnaroli (un mestolo a persona più uno per la pentola)
filetto di branzino circa 250 gr
filetto di salmone circa 250 gr
80 gr. di philadelphia
fumetto di pesce o brodo vegetale
sale
pepe nero
olio
vino bianco per sfumare

Lavate bene il filetti di branzino e salmone e sbollentateli per meno di un minuto in abbondante acqua salata. Scolate e spellate i filetti, deliscateli e tagliate il pesce a straccetti. COndite con un po' di limone e lasciate da parte.
Nell'acqua in cui avrete fatto cuocere i filetti, aggiungete 2 carote e una cipolla tagliata a metò, aggiustate di sale e tenete in caldo (deve essere prossimo a bollore)
Nel frattempo in una pentola adatta, scaldate 2 cucchiai di olio EVO e fate tostare il riso, sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e aggiungete il brodo poco alla volta. Metre il riso cuoce, scaldate una noce di burro in un padellino e fate scaldare il pesce che avevate tenuto da parte. Aggiustate di sale e pepe e tenete da parte. Quando mancheranno circa 2 minuti alla cottura (per il carnaroli 17 minuti), mantecate il vostro risotto con il philadelphia, versate il pesce nel risotto e date un'ultima mescolata...

Non avevo in casa niente di che, ma ho pensato che la prossima volta con un po' di timo fresco l'effetto dovrebbe essere più profumato :) proverò...

domenica 15 agosto 2010

1,2,3 ...pavlova!


Per festeggiare questo ferragosto dal tempo un po' incerto, ho deciso di provare a fare uno dei dolci che mi affascina da sempre: la pavlova... Ho scoperto, navigando in rete alla ricerca di una possibile ricetta, che questo dolce è tipico della Nuova Zelanda e che è stato pensato per omaggiare la ballerina Anna Pavlova (per maggiori informazioni guardate qui)... Il dolce originale prevede una base di meringa e una copertura di panna montata e frutta... Siccome la panna non mi fa impazzire ho deciso di provare una crema chantilly da abbinare con mirtilli, more e lamponi... il risultato è stato davvero sorprendente... una torta leggera e di effetto, davvero una gradita sorpresa..


PAVLOVA CON CHANTILLY E FRUTTI DI BOSCO


Ingredienti per la base

4 albumi (circa 200 gr)

200 gr. di zucchero a velo

2 cucchiai di amido di mais

1 cucchiaio di succo di limone


Per la crema chantilly

4 tuorli

400 dl di latte fresco intero

100 dl di panna fresca

190 gr. di zucchero

25 gr di farina

1 stecca di vaniglia

+ 200 dl di panna fresca montata e non zuccherata


frutti di bosco misti circa 300 gr.


Versate gli albumi in una ciotola (non di plastica, mi raccomando) e montate a neve. Quando gli albumi saranno ben sodi, iniziate ad aggiungere lo zucchero a velo, l'amido di mais e il succo di limone. Lo zucchero va aggiunto poco per volta, mentre si continua a montare. Il composto va montato per una ventina di minuti finchè non è completamente sodo. Per la lavorazione della meringa, rimando a lui, visto che la spiegazione è chiarissima :)


Una volta ottenuta una spuma densa e molto lucida, versate il composto su un foglio di carta forno cercando di dare una forma tonda e con una leggera conca al centro (cosa più complicata del previsto :)). Cuocete in forno a 100 gr. per almeno 2 ore.

Su molte ricette che ho trovato, si consigliava di scaldare il forno, di cuocere a 150 gradi e di finire la cottura dopo un'oretta.
Come già detto dal "sig. Meringa", la cottura ideale di questo dolce, varia tra gli 80 e i 100 gradi, ma non deve mai superare i 110 gradi (se non volete una meringa bruna). Non avendo un forno molto affidabile, ho impostato la temperatura minima (100 gradi per me..), non ho preriscaldato il forno, e ho aperto spesso lo sportello per non far superare la temperatura limite... Dopo 1,50 ho spento e lasciato la mia base in forno per tutta la notte. Se la base si crepa in superficie, non preoccupatevi, tutto verrà ricoperto in un secondo momento :) Anzi meglio, visto che creerà una spazio da riempire di crema!


Nel frattempo ho preparato la crema così: portate vicino al punto di ebollizione il latte e la panna con la bacca di vaniglia incisa a metà. Nel pentolino dove andrete a ultimare la crema, sbattete le uova con lo zucchero e la farina. Il composto non deve montare ma solo essere amalgamato.. Versare il liquido bollente sul composto di tuorli, farina e zucchero, passandolo da un colino a maglie fitte. Mescolare continumanete con una frusta e continuare la cottura fino ad addensamento.

Togliere dal fuoco e mescolare continuamente per raffreddare il composto, versare in un contenitore freddo , coprire con pellicola a contatto e riporre in frigo.


La mattina seguente montate la panna fresca rimanente(senza zucchero per non rendere la crema troppo stucchevole) e aggiungetela alla crema FREDDA (mi raccomando a non bruciare le tappe, la crema deve essere fredda, se non avete molto tempo, non fate la chantilly, ma usate solo panna fresca) con una spatola, avendo cura di non smontare la panna.


A questo punto, versate la crema sulla vostra base in modo da riempire la conca nella meringa e spatolatela sui bordi, guarnire con la futta e riporre in frigo per almeno un'oretta.


Servire fresco magari con 2 bollicine di accompagnamento :) e Buon ferragosto

giovedì 12 agosto 2010

la pasta del disperato


Prima delle ferie non si sa mai se fare la spesa o no, si cerca di far fuori tutto quello che si ha in frigo/freezer e a volte i risultati sono delle cose davvero tristi... a volte però capita di ottenere dei piatti inaspettati ma molto appetitosi come questa pasta... non sarà nouvelle cusine ma mi ha davvero stupita..e poi quando si ha fretta, qualcosa di ultra veloce è davvero utile... ;)

PENNE CON PESTO DI OLIVE TAGGIASCHE, ERBETTE E CACIORICOTTA

Ingredienti:
80 gr di penne
80 gr di erbette miste lessate (io ho usato le erbette surgelate di una nota marca di surgelati... volendo potete provare con gli spinaci o col tarassaco raccolto in giardino ;)
2 cucchiai di pesto di olive taggiasche (per me, residuo di scorribande in Liguria..)
cacioricotta q.b.
sale
olio

Mentre fate cuocere la pasta, scaldate in una padella un filo d'olio e fate saltare le vostre erbette lessate, aggiustando di sale. Scolate la pasta al dente e fate saltare in padella con le erbette, togliere dal fuoco, aggiungere i 2 cucchiai di pesto di olive e mescolare bene. Grattuggiare il cacioricotta direttamente sulle vostre penne e servire... Una ricetta super rapida e dall'aspetto un po' inquietante, ma davvero gustosa..

mercoledì 4 agosto 2010

e il food? leggete fra le righe....


Niente ricette oggi, ma opere di bene .... :) scherzo ovviamente ma ci tenevo a introdurre questo argomento un po' spinoso... Qualche giorno fa mi è arrivata una mail sul fatto che Greenpeace abbia attivato una campagna contro l'OGM in Friuli ... NON voglio assolutamente iniziare un dibattito su cosa sia giusto e cosa no... L'oscurantismo è qualcosa che preferisco relegare al medioevo, e fin qui siamo d'accordo, però l'OGM fa un po' di paura (per motivi giusti o sbagliati..) e quindi sostengo questa campagna e spero lo facciano in molti

Il motivo che mi spinge a nicchiare quando si parla di OGM però non è puramente ideologico/personale. Io sono contraria agli OGM anche per motivi lavorativi. Oltre alle personali reticenze legate al mio essere scettica di fronte a certe "migliorie" un pochino forzose, si aggiunge ciò che vedo lavorativamente parlando: L'OGM in Italia significherebbe per l'agricoltura e per il suo indotto, un ripensamento generale di tutte le politiche di vendita, e tradotto in soldoni, una battuta d'arresto notevole o... Mi spiego meglio, i prodotti agroalimentari italiani sono apprezzati soprattutto perchè considerati "sicuri", il rischio di contaminazione OGM svaluterebbe tantissimo il pregio delle nostre coltivazioni.

Faccio un esempio legato alla mia esperienza diretta. Qualche anno fa in Germania, sono state effettuate delle analisi campione su alcuni prodotti di varie marche presenti nei supermercati. Queste analisi hanno determinato il ritrovamento di tracce di OGM in alcune confezioni di riso proveniente dagli Stati Uniti. Per colpa di questo fatto, migliaia di tonnellate di riso sono state ritirate dagli scaffali e il mercato risicolo statunitense ha subito una battuta d'arresto da cui ancora adesso non si è ripreso, visto il generale senso di sfiducia degli europei verso tutto ciò che si fregia della dicitura OGM... In quel periodo il mercato europeo si è rivolto all'Italia per cercare riso che fosse "sicuro" determinando un incremento di vendite per tutto il comparto e dando notevole slancio a questo tipo di industrie (non mi addentro più del tanto in motivazioni tecniche per cui questi siano fattori secondari per il mercato risicolo... ci vorrebbe un libro intero per spiegare quali sono tutti i fattori che influenzano i mercati di qualsivoglia bene)... Secondo me però questo episodio serve a dimostrare chiaramente come il fatto di poter garantire prodotti non OGM sia visto come un valore aggiunto dai consumatori europei e mi sembra che questo sia qualcosa da difendere e non da svalutare come si sta facendo ultimamente... La cultura del cibo non è solo cucina o ricette (che io per altro adoro) ma soprattutto consapevolezza di ciò che mettiamo nei nostri piatti e tentativo di salvaguardare le diversità ... Non voglio fare del facile buonismo o del terrorismo psicologico, ma non credo che niente di buono per NOI consumatori possa derivare da un riso il cui unico miglioramento rispetto alla norma, è la capacità di resistere ai diserbanti...

per chi volesse informarsi maggiormente, rimando ai siti di greenpeace e biosafety
Ce ne sono sicuramente molti altri ma questi sono i primi 2 che mi vengono in mente...

martedì 3 agosto 2010

il "sempliciotto" con un cuore rosso per dELEciouSly



Sul filo di lana ma forse riesco a partecipare a questo contest... all'inizio non volevo nemmeno provare , ma in un certo senso ci tenevo a cimentarmi...




Partecipo quindi con qualcosa di semplice (da qui il nome) a prova di principiante e tendenzialmente soluzione veloce e svuotadispensa... Queste tortine sono nate dall'incontro del bocconotto (tipicamente ripieno di ciliege) con una tortina di ricotta che da noi si fa con il seirass (ricotta tipica in Piemonte) Il risultato è un dolce soffice e profumato, dal cuore vermiglio che spero si adatti all'atmorsfera... :) così come lo sfondo vermiglio che ho scelto per la foto...


I "SEMPLICIOTTI" DI RICOTTA E CILIEGIE


Ingerdienti

200 gr di ricotta fresca
150 gr di zucchero semolato (io ne ho messi solo 100)
100 gr.di farina
100 gr di fecola
2 uova
1 bacca di vaniglia
4 cucchiai di panna fresca
mezza bustina di lievito per dolci
100 gr di ciliegie pulite e snocciolate tagliate a metà


Lavorare la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida. Aggiungere i 4 cucchiai di panna e i semini di una bacca di vaniglia e mescolare fino ad assorbimento. Separare i tuorli dagli albumi e aggiungere un tuorlo alla volta alla crema di ricotta e panna. Amalgamare bene. Setacciare la farina, la fecola e il lievito ed aggiungerli al composto, mescolando con una spatola fino a completo assorbimento. Montare gli albumi a neve ed aggiungerli infine al composto.


Imburrate degli stampini (io ho usato quelli di alluminio) e infarinateli. Versate una cucchiata del composto in ciscuno stampino, mettere al centro un po' di ciliegie snocciolate pulite e spolverate di zucchero di canna. Ricoprire con impasto.

Infornate per almeno 30 min (o fino a cottura a seconda del forno) in forno caldo a 170 gradi...


Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella. Spolverare di zucchero a velo e servire..


L'avevo detto che era semplice, no? :)
con questa ricetta vorrei partecipare al contest "something red" di dELEciouSly