domenica 12 giugno 2011

c'è chi dice ...



Secondo la canzone c'è chi dice no... io invece spero che, questo fine settimana, molta gente dica SI proprio per dire NO... Ho sentito tanti discorsi su questo Referendum, in prevalenza disfattisti o negativi... però io credo che ci sia la possibilità di qualche (bella?) sorpresa... la Gente si è rotta i cosidetti e ora pare risvegliarsi dal solito torpore italico per muovere timidamente qualche passo sulla via della responsabilità civica (non civile, neh, che per quella c'è ancora tanta strada..) E così festeggio l'evento con una delle torte più buone che mi sia capitato di provare a replicare, sperando di festeggiare anche il raggiungimento di un risultato che sarebbe davvero molto importante per questo paese, non fosse altro in quanto segnale di un rinnovamento dell'impegno e dell'interesse del privato per il pubblico...

la ricetta è il secondo timido tentativo di replicare una creazione di Luca Montersino... ovviamente sempre un po' raffazzonata, visto  che all'ultimo mi sono accorta di non avere la bocchetta per il sac a poche adatta per la decorazione prevista, e quindi presa da un impeto di frustrazione, e dopo numerosi tentativi di ciuffetti mosci e blob informi dalle vaghe reminiscenze falliche, ho livellato la crema con  gesto stizzito, ottenendo quello che a prima vista sembrava una gigantesca crostata/creme brulè ... con buona pace dell'originale montersiniano e del suo splendido decoro...
Riporto la ricetta di Montersino con l'adeguamento delle quantità, visto che sul libro "PECCATI DI GOLA" sono riportate dosi un tantino esagerate (mezzo kg di crema è davvero troppo per questa ricetta, così come 1 kg di pasta frolla.... Per uno stampo da 22 cm.

CROSTATA AI LAMPONI CON CHIBOUSTE ALLA VANIGLIA (di Luca Montersino)

Ingredienti per la Crema pasticcera:
220 ml di latte
60 gr di panna
85 gr di tuorli (circa 5 medi)
85 gr. di zucchero (io ho tagliato a 65 gr. ma non conviene esagerare, altrimenti la crema risulterà troppo densa)
10 gr di amido di riso
10 gr. di amido di mais
i semi di una bacca di vaniglia

Ingredienti per la Meringa all'italiana:
200 gr. di zucchero semolato
175 gr. di albumi  (circa 7 medi)
100 gr. di zucchero semolato (io l'ho usato di canna chiaro)

8 gr di colla di pesce (da aggiungere alla Chibouste che consiste nella crema pasticcera+meringa all'italiana)

Per la Frolla
250 gr. di farina
125 gr. di burro
100 gr. di zucchero (per me canna chiaro)
2 tuorli
scorza di limone grattuggiata
un pizzico di sale

per finire 200 gr. di lamponi (siccome ne avevo solo 125 gr. ho usato qualche fragola per terminare il fondo di frutta

Iniziare col preparare a pasta frolla. Potete farlo anche la sera prima in modo da guadagnare tempo e lasciarla in frigo una notte intera invece che la solita mezz'ora che tutti consigliano :) Lavorate il burro freddo con lo zucchero e la farina, in modo da ottenere delle briciole, aggiungete i tuorli, il sale e la scorza grattuggiata del limone. Impastare velocemente e far su a palla. Avvolgere il tutto nella peliccola e porre in frigo a riposare per almeno 30 minuti. Stendere poi la frolla e foderare uno stampo a cerniera di 22 cm di diametro imburrato e far cuocere in bianco con un peso (per me del riso ) che porrete su un foglio di carta forno. Forno caldo a 180 gradi per circa 30 minuti. Sfornare e far raffreddare su una gratella.
Passate poi a preparare la crema, che Montersino fa in modo particolare... Montate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto molto spumoso. In planetaria ci ho messo circa 15 minuti. Aggiungete poi i semi di una bacca di vaniglia e gli amidi setacciati. Mettete il latte e la panna in un pentolino capiente e fatelo scqldare a fuoco medio alto, quando sarà prossimo all'ebollizione, versate la montata di tuorli zucchero e amidi direttamente sul latte caldo. Essendo molto "spumoso" il composto non andrà a fondo, mka galleggerà sulla superfice della mistura di latte e panna. Questo vi permetterà di non bruciare gli amidi e di non avere i grumi. Quando il latte inizierà a fare delle grandi bolle "eruttive" sulla superficie del composto, iniziate a mescolare energicamente con la frusta, in modo da amalgamare bene la crema. é pronta in circa un minuto, quando gli ingredienti saranno perfettamente amalgmati e la crema sarà densa e liscia. Togliete dal fuoco e lasciate coperto. Non è necessario far raffreddare.
A questo punto iniziate a preparare la chibouste mettendo gli albumi in planetaria insieme a 100 gr. di zucchero. Questa operazione è da fare lentamente quindi si consiglia una velocità non troppo elevata (velocità 4 per chi ha la rossa :). Nel frattempo mettere l'acqua in un pentolino, aggiungere i 175 gr. di zucchero semolato (Montersino consiglia di mettere prima l'acqua e poi lo zucchero in modo da essere certi che non ci siano parti di zucchero che restino asciutte) e scaldare a fuoco medio alto. Lo sciroppo deve raggiungere temperatura 121 gradi...Se non avete un termometro, potete verificare la temperatura dello sciroppo, prendendone una piccola quantità tra 2 dita bagnate in acqua fredda...Se sfregando tra le due dita, lo sciroppo tenderà a fare una pallina solida, la temperatura sarà corretta.
Una volta raggiunti i 121 gradi, lo sciroppo andrà versato a filo sulla montata di albumi e zucchero, aumentando la velocità della planetaria al massimo. La meringa sarà pronta  quando gli albumi saranno perfettamente freddi e "fermi".
A questo punto prendete la colla di pesce che avrete fatto ammollare in acqua tiepida, aggiungetela alla crema pasticcera ancora calda (o scaldatela se nel frattempo si è raffreddata) e mescolate con una frusta per evitare grumi. Prendete poi una spatolata di meringa e "sacrificatela" versandola nella crema ancora tiepida e mescolando energicamente. Questo serve a rendere la crema più adatta a "gestire" la restante parte della meringa, che andrà incorporata con una spatola e mescolando lentamente dall'alto verso il basso e così via.
A questo punto potete comporre il dolce... Prendete il guscio di frolla, disponete i lamponi puliti sul fondo della torta e provvedete a spalmare una prima spatolata di chibouste in modo da coprire i lamponi ed ottenere una superficie livellata. Se siete dotati di sac a poche con bocchetta larga e sapete come utilizzarla, avete tutta la mia stima, passate quindi a fare delle decorazioni di varia forma e che vi aggradino. Se invece come me, non avete ancora addomesticato l'odioso attrezzo, provvedete a distribuire generosamente la Chibouste nel vostro guscio di frolla, livellate il tutto e brunite col cannello o passate in forno sotto il grill incandescente per circa 3 minuti.
Al suo meglio mangiata fredda... io non ho resistito...:)

martedì 7 giugno 2011

e ne faremo polpette ...


rieccomi di ritorno dopo 8 gg di Grecia... francamente sarei rimasta molto volentieri nella Chora di Folegandros a mangiarmi feta e melanzane al forno da mane a sera (e potevi pure starci, direte voi) purtroppo però il lavoro chiama e non si può proprio far altro che rientrare nella tristissima e inquinatissima pianura padana... il cuore però rimane in Grecia ancora per un po' e la voglia di cucinare anche... queste polpette (che hanno come ingrediente la feta, quindi in fin dei conti non sono poi così fuori tema) sono state preparate prima della partenza, in attesa di assaporare i sapori greci originali.. le posto solo ora perchè prima non c'è stata occasione..lascio la ricetta al volo e torno a struggermi davanti alle foto del mare di Folegandros :(

POLPETTE DI QUINOA TONNO E FETA E SPINACI E FETA

mezza tazza di quinoa
una tazza di acqua
150 gr. di feta
1 scatoletta di tonno
mezza busta di spinaci surgelati (per me circa 4 cubetti)
2 uova
2 cucchiai di uvette
olio
origano

Mettete a mollo le uvette in una tazzina di acqua tiepida. Fate bollire la quinoa dopo averla sciacquata con cura. Per maggiori informazioni sulla quinoa potete guardare qui e qui. Scolate l'eventuale eccesso d'acqua e versate mezza porzione in una ciotola e l'altra metà in un'altra ciotola. Fate bollire anche gli spinaci e scolateli bene. Una volta scolati, passateli in padella con un cucchiaio di olio. Dovranno asciugarsi bene, quasi abbrustolire... Una volta ben cotti, versateli in una delle 2 ciotole di quinoa, aggiungete le uvette strizzate, un uovo e circa la metà della feta sgocciolata e sminuzzata. Amalgamate bene gli ingredienti e se il composto risultasse troppo "bagnato" aggiungete del pan grattato o della farina per polenta (come nel mio caso). a questo punto formate le polpette e passatele nel pan grattato o nella farina per polenta e mettete su una teglia coperta da carta forno.
Prendete l'altra ciotola di quinoa e aggiungete la rimanente feta sminuzzata, il tonno (mi raccomando scolate bene l'olio!), l'origano e l'uovo. Se vi piacciono anche dei capperi sminuzzati stanno molto bene. Regolate l'impasto in base a quanto è umido e aggiungete pan grattato anche in questo caso se troppo baganto. Procedete come per le polpette agli spinaci e formate delle polpettine che andrete poi a passare nel pan grattato o nella farina per polenta.
Metterle sulla teglia insieme alle altro polpette e passarle in forno caldo a 180 gradi per circa 25 minuti. Alla fine farle dorare sotto il grill per circa 3 minuti per parte

et voilà l'aperitivo è servito...:)

giovedì 19 maggio 2011

il "cocco" di ...


rieccomi qui con un dolcino da colazione, questa volta ispirato da questa ricetta qui .. l'abbinamento lime e cocco mi ispirava assai, però la versione madeleines non faceva proprio per me (la gobba? troppa ansia... non ho nemmeno lo stampino..) e quindi muffin again! questa volta in versione senza burro... e ovviamente con farina 0 e zucchero di canna... e con i mirtilli freschi che giacevano speranzosi in frigo :) Il risultato è un dolcino abbastanza leggero da mangiare senza grossi rimorsi.. certo che se non volete essere l'anello di congiunzione tra l'essere umano e il barbapapà, forse è meglio se non ne mangiate 3 in un colpo solo... però diciamo che meglio questi di certe merendine preconfezionate di mia conoscenza ;)

MUFFIN COCCO, LIME E MIRTILLI

ingredienti:
130 gr. di farina 0
70 gr. di farina di cocco
80 gr. di zucchero di canna grezzo
120 ml di panna fresca
80 ml di latte fresco intero
1 uovo
il succo e la buccia di 2 lime
100 gr di mirtilli
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
8 gr. di lievito per dolci

 ok, il procedimento è sempre quello :) versate in una ciotola capiente tutti gli ingredienti "polverosi" (farine, zucchero, lieviti ecc) e in un altra ciotola (io uso una brocca graduata :)) mettete tutti gli ingredienti liquidi (latte e panna, uovo e succo di lime). Versate i mirtilli puliti nella farina e mescolateli bene. Questo permetterà ai mirtilli di distribuirsi meglio nell'impaso. A questo punto versate i liquidi sugli altri ingredienti e mescolate brevemente, fino ad ottenere un composto grumoso. Mettete il tutto in 12 stampini per muffin riempiti per i 2/3 e fate cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 15 min. Fate sempre la prova stecchino per essere sicuri del grado di cottura. LAsciar raffreddare su una gratella e consumare entro breve... il giorno dopo sono ottimi scaldati con yogurt e marmellata :)

lunedì 16 maggio 2011

quando servono le proteine


Dopo un week-end di bagordi e sagre della toma, oggi le uniche cose che mi vengono in mente in relazione al cibo sono raccomandazioni del tipo "mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al di", "assumere più proteine vegetali e meno animali", "limitare il consumo di grassi" ... e perchè questo sadismo da grillo parlante? Mpf,  perchè nonostante siano mesi che provo a buttare giù due kg... beh non c'è verso... niente nemmeno un grammo... anzi più mi sforzo e peggio è, visto che per me sforzo equivale a "tentazione"..e le tentazioni si sa, sono fatte per essere assecondate... e uff..quindi oggi per seguire il mio desiderio di salute, mi sono preparata una splendida insalata di bulgur e ceci,  liberamente tratta ed ispirata da una ricetta del "libro del cavolo" di Sigrid (quella dell'insalata di polpo decadente)... Ovviamente il polpo è stato ommesso, visto che secondo le varie scuole legate alla macrobiotica, proteine animali e vegetali non andrebbero mai mescolate, mentre è un ottimo mix mescolare un cereale integrale, una fonte proteica (legumi, pesce, derivati della soia, carni bianche) e una fonte di vitamine (frutta o verdura) ... il pomodoro è visto come una verdura non sempre consigliata, ma per me d'estate diventa irresistibile. I semi infine apportano oli preziosi, vitamine importanti e minerali.. insomma un concentrato di salute (mai eccedere però)... Peccato che dopo un'insalata ineccepibile da un punto di vista nutrizionale,  io abbia concluso il mio lauto pasto con una bella fetta di cheescake pere e cannella... eh beh c'è la frutta dentro non farà mica così male.... o no? :P
 
INSALATA DI BULGUR E CECI ALL'ARANCIA

Ingredienti:
mezzo bicchiere di bulgur
un bicchiere di ceci cotti
pomodorini ciliegia q.b
il succo di un'arancia
olive taggiasche
basilico fresco
2 cucchiai di semi di girasole
olio evo

sciacquate il bulgur e versatelo in una ciotola piuttosto capiente. A parte fate scaldare il doppio del volume  di acqua (in questo caso, quindi, un bicchiere abbondante) e quando starà bollendo, versatela sul bulgur e lasciate coperto  per una decina di minuti, finchè l'acqua non sarà completamente assorbita. A questo punto sgranate con una forchetta e condite con un filo d'olio. Lasciate raffreddare e intanto preparate il resto dell'insalata: mettete i ceci cotti  (per me dopo una notte in ammollo, 40 min. di pentola a pressione con un rametto di rosmarino e un pezzo di alga kombu per aromatizzare) e scolati in una ciotola con i pomodorini tagliati a metà, 4-5 foglie di basilico spezzettate e le olive taggiasche. Mescolate bene e condite con un ulteriore filo d'olio evo. A questo punto unite il bulgur, mescolate bene e versate il succo di un'arancia sul composto. Un'altra mescolata e via a raffreddare in frigo per un paio d'ore.. Prima di servire la vostra insalata, fate tostare 2 cucchiai di semi di girasole in forno a 180 gradi per 3 minuti. Versateli sull'insalata ancora croccanti e gustatevi il tutto magari come apericena in terrazza... con un bel bicchiere di bianco ( vi consiglio di provare con  il timorasso ... un vino insolito che non conoscevo e che ho imparato ad apprezzare grazie alla mia collega :))

martedì 3 maggio 2011

colpo di genio!


A volte bazzico sul web e penso " mmm si questa ricetta la devo provare" ..Il tempo che passa dall'annotazione all'effettiva riproduzione è, però,  molto variabile e dipende da fattori quali tempo, occasione, inclinazione.. Mai nella vita mi è capitato di vedere qualcosa e tornare a casa con la "scimmia" di riprodurre subito quanto appreso, mai fino a qualche giorno fa in cui ho visto qui che esiste un modo di fare una frolla con l'olio di oliva presentata nientedimeno che da (sempre lui) Luca Montersino... la fonte decisamente autorevole e il procedimento a mio avviso sfizioso, mi hanno convinta a provare subito e quando dico subito intendo, apro il computer, girello qua e là curiosa, vedo il post e controllo quante uova ho in frigo per tentare l'esperimento...e poi l'idea di fare una frolla partendo da una maionese.... beh è davvero un colpo di genio! Montersino non sarà televisivamente uno showman d'esperienza, però cavoli, sa quello che fa e di che cosa parla, e mi piace sempre di più perchè grazie alle sue spiegazioni dettagliate, riesco persino io a comprendere i processi che stanno alla base di quello che mangio... :)  Ho scopiazzato biecamente ricetta e taglio dei biscotti, ma che soddisfazione! Volete sapere cosa penso di questa frolla? Penso sia  strepitosa.. i biscotti sono friabili e leggeri, con un retrogusto "diverso" che rende il tutto molto interessante. Ho fatto anche una crostatina alla marmellata di mandarini che non è stata fotografata ma che sembra essere stata molto gradita... Ho fatto 2 esperimenti ulteriori con questa frolla: l'ho congelata e l'ho cotta in bianco senza pesi...  Posso dire che sconsiglio di congelarla (perde molto unto, forse perchè l'olio reagisce in maniera diversa dal burro...? mah dovrebbe rispondermi qualcuno di competente) anche se non è niente di così grave da non poterlo fare in caso di necessità.  Consiglio invece  di cuocerla in bianco senza riso o fagioli, visto che non gonfia molto, specie se la bucherellata per bene :). Detto questo passo la parola alla ricetta. Da provare assolutamente.... poi ditemi se Montersino non è un genio!


PASTA FROLLA ALL'OLIO DI OLIVA (di Luca Montersino)

Ingredienti:
330 grammi di farina (io ho usato farina 0 come al solito)
200 grammi di farina di riso
200 grammi di zucchero grezzo (per me canna chiaro)
1 limone molto grande o due piccoli
un pizzico di polvere di vaniglia (io ho usato i semini di un bacca)
una presa abbondante di sale integrale
250 grammi di olio extra vergine di oliva (leggero mi raccomando)
50 grammi di acqua
80 grammi di tuorli di uova(codice 0 se possibile)

Allora si comincia con il ... fare una maionese! Praticamente (se ho capito giusto), per ovviare al fatto che l'olio non è in grado di creare delle "tasche" che inglobino acqua e che in cottura permettano l'evaporazione della stessa e quindi la creazione di un impasto areato e friabile, cosa si è inventato Montersino? Un emulsione... emulsionando l'olio, si ingloba l'aria necessaria per far si che l'impasto risulti friabile, e per rendere stabile e lavorabile il tutto, si emulsionano insieme le uova che andrebbero aggiunte comunque all'impasto per ottenere una base grassa e lavorabile con farine e aromi... geniale no?
Quindi... prendete i tuorli d'uovo ed emulsionateli insieme all'acqua con il minipimer aggiungendo a filo l'olio di oliva una volta che inizieranno a montare.. Come per una maionese tradizionale, l'olio va aggiunto poco a poco continuando a emulsionare con il minipimer, in modo da inglobare aria e non far impazzire il composto.. quando avrete ottenuto una crema di consistenza piuttosto sostenuta e bella gonfia, mettetela in frigo e procedete a preparare tutti gli ingredienti "secchi". Mettete in una ciotola capiente le farine stacciate, lo zucchero, la vaniglia, la buccia di limone grattuggiata e il sale. Aggiungete quindi la maionese ben fredda e impastate rapidamente. All'inizio otterete le solite "briciole" (che sono nostre amiche, ci piacciono le briciole!) e poi pian piano riuscirete a compattare il tutto. Una volta ottenuta una palla omogenea, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo per almeno 30 minuti.
Passato questo tempo accendete il forno a 170 gradi, e iniziate a stendere la frolla su una spianatoia infarinata...questo impasto resta piuttosto friabile, secondo me soprattutto per la presenza di farina di riso, si sbriciolerà un pochino ma nulla di grave, Insistete con fiducia! :) Io ho deciso di non esercitare nessun tipo di fantasia e ho deciso di fare dei simil shortbread esattamente com Izn, però nulla vieta di darsi a forme diverse o di declinare questa frolla in crostate e tortine.... qualunque forma decidiate di scegliere, bucherellate per bene la vostra frolla stesa (per i biscotti a circa 0,4 cm) tagliate nella forma scelta e disponete su un foglio di carta da forno posto sopra una placca (da forno anche quella :)) il mio forno ha cotto in maniera ottimale in circa 15 minuti (non amo i biscotti troppo scuri in generale, ma questi in particolare sono più buoni se poco coloriti, in quanto si apprezza meglio l'aroma di limone) ... et voilà ... poi ditemi se non è un modo meraviglioso di fare colazione... magari con una marmellata ai frutti di bosco e un te profumato...

mercoledì 20 aprile 2011

una lunga storia....


Dopo il fratello ristoratore, vi racconterò quella dell'amico pasticciere e della sua torta "Nocciola" aka Santo graal dei tentativi culinari... suddetta meraviglia è una specie di bacio di dama divenuto torta... la consitenza così perfetta e l'incontro di dolce e amaro così equilibrato sono impossibili da spiegare, bisogna proprio provarla... Qualcuno mi dirà: beh che ci vuole? basta fare un bacio di dama gigante et voilà... eh già sembra facile, ma il risultato ha sempre fatto schifo... finchè Sua Pasticcieria Luca Montersino non è giunto a me con la ricetta della torta dama.... oddio... nemmeno questa si avvicina all'originale (che temo rimarrà un segreto di famiglia impossibile da carpire..) però si tratta comunque di un dolce godurioso da matti... Assolutamente da ripetere, in attesa di carpire il segreto di "quella vera" (per me)... Una cosa è certa: ingrasserò 180 kg se vado avanti nella mia ricerca spasmodica della ricetta perfetta :) però almeno si tratta di un dolce gluten free!
Chiudo con una sola riflessione... mi sono lanciata in questa preparazione perchè volevo festeggiare la visita di una persona che non vedevo da molto e che so essere golosa della torta originale... Trovo che non ci sia stimolo più grande del cucinare per vedere qualcuno a cui teniamo felice di quello che abbiamo preparato... è un po' un modo di regalare qualcosa di sè... o almeno ci si prova :)
 
TORTA DAMA (di Luca Montersino)

Ingredienti:
per la base (io ho dimezzato le dosi originali e invertito le dosi di zucchero di canna e zucchero bianco)):
95 gr. di zucchero di canna grezzo
65 gr. di zucchero semolato
85 gr. di mandorle con la buccia
70 gr di nocciole tostate
160 gr di farina di riso
145 gr di burro
1 tuorlo d'uovo

per la ganache (qui invece dose completa perchè la volevo davvero ricca :)

175 gr. di cioccolato fondente (per me 200 gr. di cioccolato Venchi al 75%)
25 gr. di massa di cacao (non l'ho messa...)
150 gr. di panna
25 gr. di sciroppo di glucosio (per me un cucchiaio di miele di fiori d'arancio)
25 gr. di destrosio (non ce l'avevo)
25 gr. di zucchero semolato (per me 40 gr. totali)
40 gr. di burro

Dunque... a parte l'assenza di alcuni ingredienti fondamentali secondo Montersino (e probabilmente davvero importanti ma difficilmente reperibili ..) ho seguito fedelmente la ricetta... Il video è autoesplicativo, ma riporto qui sotto il procedimento con alcune note:
Frullare le nocciole e le mandorle e porre in frigo a raffreddare per un paio d'ore. Una volta ben fredda, mescolare questa polvere agli zuccheri e dare un'altra frullata veloce con delle lame molto taglienti.. Non esagerate con la frullatura perchè nocciole e mandorle non devono scaldarsi... Una volta unita una bella farina fine, mescolate questo composto alla farina di riso e buttate il tutto in planetaria. Estraete il burro dal frigo, tagliateo a tocchetti e mettetelo nella ciotola insieme alle farine, mescolando il tutto con la foglia a velocità 1... Quando il burro sarà sbriciolato, aggiungete anche il tuorlo d'uovo e lasciate incorporare. A questo punto impastate brevemente a mano, fate una palla e ponetela tra due fogli di carta forno, appiattendola leggermente. Dovrà riposare in frigo (io l'ho ulteriormente avvolta in pellicola senza PVC) per almeno mezz'ora... (Io l'ho lasciata a riposo l'intera notte). Una volta fredda, stendete la pasta con un mattarello a uno spessore di circa 5 mm, accendete il forno a 180 gradi e foderate uno stampo con della carta forno (per me uno stampo a cerniera da 22 cm)disponete metà pasta sul fondo, e "aggiustate" bene il vostro cerchio di pasta in modo da formare una specie di mega biscotto esattamente delle dimensioni dello stampo. Infornate per circa 20 minuti. Ripetere l'operazione anche per la rimanente pasta... Fate raffreddare i 2 dischi di pasta-biscotto sulla gratella..

A questo punto preparate la ganache. Spezzettate il cioccolato e mettetelo in una ciotola piuttosto capiente. In un pentolino fate scaldare la panna con lo zucchero e il miele. Portate a bollore e fate sciogliere bene lo zucchero. Togliete dal fuoco e versate sul cioccolato spezzettato mescolando energicamente e continuamente finchè il cioccolato non sarà completamente fuso. Una volta ottenuta una crema liscia, incorporate il burro tagliato a pezzetti ed emulsionate con il minipimer. Nonostante venga sconsigliato, prima di assemblare il mio dolce,io ho lasciato la ganache in frigo per un paio d'ore in modo da farla riprendere un pocino... Dopodichè ho preso i 2 dischi di biscotto ormai perfettamente freddi, ne ho messo uno sulla gratella e l'ho spalmato di ganache in maniera più che generosa... niente sac a poche, io sono andata di spatola come un vero muratore... ponete infine il secondo disco esattamente sopra (e qui sta il divertente..vista la cazzuolata di ganache potete far slittare il vostro biscottone a piacee) il risultato è una torta davvero godibile... forse un pochino troppo friabile al taglio (come si nota nelle foto) ma una volta assaggiata sono tutti difetti assolutamente trascurabili :)

ah ultima nota finale.... potrebbe essere anche un ottimo modo per riciclare le uova pasquali... magari lo propongo ai viaggiatori

giovedì 14 aprile 2011

un vasetto goloso...

Da qualche tempo mio fratello lavora in un nuovo ristorante, così  ho organizzato un'uscita serale per testare il nuovo "prodotto". Dalla sera di quella cena davvero soddisfacente, ci sono 2 cose che cerco di carpirgli: il segreto del tortino al cioccolato perfetto e quello del tiramisù pere e cannella... Premetto che il posto dove lavora è un ristorante piccolino, gestito da 2 ragazzi giovani ma brillanti e che in cucina fanno davvero magie ... però la cosa che davvero rimane all fine della cena (oltre alla simpatia del responsabile di sala, e la parentela non influisce assolutamente sul giudizio... nemmeno un po' ;)) è la soddisfazione per il dolce scelto... qualunque esso sia stato... dico sul serio uno meglio dell'altro... però di ricette manco a parlarne... e allora io mi arrangio e cerco di riprodurre ciò che le mie papille hanno tanto apprezzato...

Ammetto che il dolce originale è diverso, però la mia versione è assolutamente rispettabile, provata da diverse persone ha convinto tutti... quindi sarò lieta di condividere questo piccolo barattolo di felicità con chiunque lo desideri.... mica sono tirchia come un certo fratello :P

TIRAMISU' PERE E CANNELLA (secondo me)

Ingredienti per la crema:

250 gr, mascarpone
2 uova bio
1 cucchiaio di marsala
60 gr. di zucchero
una punta di cucchiaino di cannella

Ingredienti per le pere caramellate

10 cucchiai di zucchero di canna
il succo di mezzo limone
2 pere (io ho usato 2 decana un pochino indietro di maturazione)
1 cucchiaino scarso di cannella

Iniziate con il preparare il caramello mettendo 3 cucchiai di zucchero in una pentolino e aggiungete 4 gocce di limone. Laciate imbiondire e quando inizierà a liquefarsi aggiungete sopra il rimanente zucchero. Una volta ottenuto il vostro fondo caramelloso, aggiungete le pere pulite e tagliate a cubetti di circa 2 cm di grandezza. Mescolate il tutto e lasciate che le pere perdano parte del loro liquido, io ho lasciato cuocere a fiamma media per circa 10 minuti.. Rimescolate di tanto in tanto e aggiungete da ultimo una spolverata di cannella.
 Mentre le pere caramellate si raffreddano, preparate la crema al mascarpone. Qui ognuno ha il suo metodo, io procedo così: montare i rossi d'uovo con lo zucchero e a parte montare i bianchi a neve. Quando i rossi saranno belli spumosi, aggiungere il mascarpone e continuare a mescolare. Siccome il mascarpone risulta piuttosto stucchevole (almeno per me) io aggiungo sempre un mezzo cucchiaio di liquore per correggere la percezione di "grasso" al palato.. In questo caso ho utilizzato del marsala che resta un pochino meno invadente del cognac,e a mio avviso si sposa meglio con la cannella. Un volta amalgamato bene il liquore, incorporate i bianchi d'uovo al composto, avendo cura di mescolare dall'alto verso il basso per non smontare il tutto...infiine aggiungete una spolverata di cannella... Mi spiace ma qui dovrete regolarvi a occhio. Il mio consiglio è di stare molto leggeri. La cannella nella crema deve essere una nota appena accennata, io ho messo meno della metà di una punta di cucchiaino... però i gusti sono gusti e ognuno può modulare il sapore come meglio crede..
Compilate infine i vostri barattolini mettendo uno strato di pere, uno di crema e ancora pere... Servite il tutto con dei biscotti tipo savoiardo (che volendo si possono mettere direttamente nel dolce ma che io ho preferito mantenere "esterni")
il commento che più mi ha fatto piacere è stato "Buono...decisamente da rifare" :)