mercoledì 26 gennaio 2011

il buco con il bagel attorno



Questo week-end ho deciso che era giunto il momento di mettere alla prova il mio piccolo tesoro...quale tesoro? ehehe, Babbo Natale ha deciso che quest'anno sono stata talmente brava da meritare..... rullo di tamburi... la mitica impastatrice rossa!!!!!!! Giuro che la mia faccia impietrita davanti allo scatolone è stata, a dire di tutti, davvero impagabile :)
Beh, dopo qualche timido approcio (una focaccina qua, la panna montata là, una crema e poco d'altro) sabato è stata in funzione tutto il pomeriggio! Il primo test è stato fatto con un impasto piuttosto consistente, che, a mano, mi aveva fatto vedere i sorci verdi... l'impasto dei bagels! Questo pane col buco in mezzo, è tipico dei paesi anglosassoni, e per me è legato indissolubilmente al brunch americano-londinese ... per questo ho deciso di proporli in fromato mini ai miei amici per un aperitivo-festa di compleanno... dalla foto sembrano dei bagels normalissimi, ma la pezzatura in realtà è circa 1/3 del  normale, così sono venuti fuori dei mini bagles che ho poi farcito con salmone e formaggio fresco e rucola, bresaola e mozzarella di bufala... visto che un vassoio pieno è sparito nel giro di 5 minuti, direi che sono stati apprezzati..
Per fare questi bagels mi sono affidata alla ricetta di Nigella Lawson, il cui libro è stato un altro regalo natalizio (impastatrice e libri di cucina insieme sono un chiaro invito, no?)... io ho dimezzato le dosi e fatto qualche modifica....

BAGELS (ricetta presa da "How to be a domestic Goddess" di Nigella Lawson)

Ingredienti:
500 gr. di farina manitoba
250 gr. di acqua tiepida
7 gr. di lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero (per me di canna chiaro)
1 cucchiaio di olio EVO + un filo per il recipiente
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di miele


Sciogliere il lievito e il miele in circa 100 ml di acqua tiepida e lasciar riposare per una decina di minuti. Mettere nella ciotola dell'impastatrice la farina e il sale (si il sale lo mettono prprio all'inizio.... non ho la competenza per stabilire se la cosa sia giusta o meno... il risultato non ne ha risentito per nulla) e passati i 10 minuti aggiungere il lievito sciolto nell'acqua, l'olio e la restante acqua. Avviare l'impastatrice con il gancio e aggiungere dell'acqua se il composto resta troppo farinoso (questo dipende dalla farina, io ho dovuto aggiungere altri 50 ml prima che tutta la farina venisse assorbita dall'impasto). Questo impasto è davvero consistente e a velocità 2 ci ho messo un bel 15 minuti prima di ottenere una pasta elastica e gommosa. A mano avevo tenuto duro per molto meno e infatti il risultato non era stato proprio soddisfacente...A questo punto togliete la vostra pasta dalla ciotola, ungetela bene su tutti i lati e mettetela a lievitare in una ciotola, unta e chiusa con pellicola, in un luogo tiepido (io in forno spento con la luce accesa). Il composto dovrà raddoppiare, e questo richiederà circa un'oretta. Quando la vostra "palla" sarà bella gonfia (fate la prova ditata, appoggiate il dito in cima alla palla, e se l'impronta rimane potete procedere) toglietela dalla ciotola unta, sbattetela un po' sulla spianatoia e dategli una lavorata a mano veloce. Dividete l'impasto in 2  e decidete la pezzatura dei vostri bagel... se volete dei bagel normali  formate 2 salamotti con i 2 pezzi di impasto e dividete ogni salame in 4 parti. Se invece volete lanciarvi anche voi nel mondo dei mini bagels, fate 4 salamotti e divideteli in 5 parti ciascuno... Ogni parte (grande o piccola che sia) va passata tra le mani tipo una polpetta, in modo da ottenere delle palline. A questo punto bucate ogni pallina con il dito indice o con un cucchiaio di legno, allargate un pochino il buco fatto e disponete il tutto su una teglia a riposare. Coprite con un panno e lasciate "tranquillo" circa 20 minuti. Nel frattempo mettete un bel pentolone largo pieno d'acqua a scaldare sul fuoco. Quando l'acqua inizierà a bollire versate 2 bei cucchiai di zucchero (il libro consiglia il malto) e tuffateci i vostri bagels 2 alla volta ( o 3 in caso dei mini bagels). Abbiate solo cura di riaprire il buco, in caso si sia chiuso, prima di scottarli in acqua. Ogni bagel deve cuocere circa 30 secondi per lato. Tirateli poi fuori con una schiumarola e metteteli su una placca rivestita di carta forno ad asciugare.
Una volta terminata l'operazione per tutti i bagel, spennellate la superficie con un tuorlo d'uovo sbattuto e cospargete con semini a piacere (per me sesamo e papavero). Informate in forno caldo a 180 gradi per 20 minuti o fino a completa doratura... Attenzione a non esagerare con la doratura, altrimenti la crosta sarà davvero troppo croccante ;)

Gnam mi è venuta voglia di nuovo.... mi sa che sabato si riprova! Ah una cosa a chi li fa per la prima volta... non spaventatevi se diventano tutti rugosi dopo averli scottati in acqua, durante la cottura ogni difetto scompare :)

lunedì 24 gennaio 2011

la torta per "la nonna"....



Circa 2 mesi fa ho passato buona parte dei miei week-end all'ikea.... Certe frequentazioni non possono che portare a cose deleterie (centinaia di euro spesi in articoli da mercato, mobili di cartone, biscotti all'avena a cariolate...) alcune cose però sono innegabilmente positive, come il reparto articoli cucina, il settore "organizzazione spazi" e la pausa caffè .... e il must delle mie pause caffè è diventata la torta della nonna, la cui conoscenza è stata fatta proprio grazie a mamma ikea (ma si può? gli svedesi che vengono a illuminarmi su uno dei grandi classici della cucina regionale italiana....  uno smacco incredibile!) e quindi della serie "la scoperta dell'acqua calda" eccomi qui innamorata pazza di un dolce  semplice e "povero", ma che mi sta dando grande soddisfazioni.... e pensare che la crema non mi è mai piaciuta... ma frolla+crema+pinoli formano un mix davvero irresistibile! Il mio amore per questo dolce si è spinto così in là da sceglierlo come dolce di compleanno per festeggiare con l'ufficio... quando si dice, meglio tardi che mai!


non so chi sia la nonna che ha inventato questa ricetta, per farla io mi sono affidata al Nanni (nonno Nanni? eheheh) scopiazzando la sua ricetta quasi totalmente... ho apportato solo una modifica alla frolla... metto il link al post del Nanni che spiega magistralmente tutto il procedimento... qui sotto gli ingredienti con le mie modifiche.

TORTA DELLA NONNA

Per la pasta frolla
Farina debole 300 gr (io ho usato una farina auto lievitante della Molino Rossetto)
Zucchero 100 gr (130 gr. per me)
Tuorli 3 (ho messo un uovo intero e un tuorlo)
Burro 100 gr ( per compensare l'uovo in meno, ho aggiunto 50 gr. di burro)
Lievito per dolci 5 gr (non l'ho messo)

Per la crema pasticcera
Latte 500 ml
Zucchero 150 gr
Tuorli 4
Farina 40 gr
Aroma di vaniglia (ho usato la bacca di vaniglia)

Iniziate col preparare la crema. Mettere il latte a scaldare in un pentolina con una bacca di vaniglia incisa per il lungo. Nel frattempo sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e aggiungere la farina setacciata,continuando a sbattere lentamente con le fruste. A questo punto versare il latte tutto in un colpo, facendolo passare da un colino e continuate a mescolare per evitare grumi. Passare il composto sul fuoco e cuocere a fiamma bassa fino ad addensamento. Togliere dal fuoco e continuare a mescolare per far raffreddare la crema più rapidamente possibile. Io in genere travaso la crema in un altro contenitore per accellerare il procedimento. Coprire con pellicola (no PVC) a contatto e mettere in frigo.

A questo punto procedete con la frolla. Mettere burro e farina in un mixer con le lame freddissime e dare qualche pulsata finché non otterrete un bel briciolame, aggiungere lo zucchero e lavorare con la punta delle dita per sbriciolare ancora di più il composto. Aggiungere l'uovo e il tuorlo e impastare brevemente. Avvolgere nella pellicola e lasciare riposare in frigo una mezz'ora.

Dividere la frolla in 2 pallotte uguali e stendere 2 dischi più o meno uguali. Foderare uno stampo a cerniera imburrato e infarinato con uno dei 2 dischi. Versare la crema ben fredda sull'impasto e ricoprire con l'altro disco di frolla avendo cura di tagliare gli eccessi dai bordi. Sigillate bene i 2 dischi di frolla con i rebbi di una forchetta e accendete il forno caldo a 180 gradi. Spennellate il sopra della torta con un tuorlo e cospargete di pinoli. Cuocere in forno per una mezz'ora o fino a completa doratura. In caso il sopra della torta si scurisca troppo rapidamente coprite con un forglio di alluminio che andrà solo appoggiato sopra (grazie Nanni per questa dritta!)
A fine cottura spolverizzare con abbondante zucchero a velo e servire. Conservare in frigo in caso non venga consumata entro la prima giornata, anche se dubito :)

Devo ammettere che all'inizio ero scettica... per me la frolla non ha lievito (normalmente) e contiene più zucchero, mentre la crema ne contiene un po' meno... Invece l'unione di questa frolla più spessa e porosa e di questa crema così intensa, beh è davvero equilibrata! Una vera delizia!

giovedì 20 gennaio 2011

Lo spinacio che faceva l'indiano...


Rieccoci qui sempre sulla scia del "che cosa mi mangio per pranzo?" Basta con cose ultrapesanti, residuo dei giorni di festa... Bisogna tornare in riga e cercare di disintossicare questo povero organismo, ma con piatti rapidi e senza diventare matti.. Ultimamente una cosa che mi piace tantissimo utilizzare è la curcuma, e mi sono ricordata di un piatto mangiato in un ristorante indiano, che consisteva in una specie di crema di yogurth, spinaci e curcuma... Il risultato era un filino troppo acido per i miei gusti e così ho un po' rivisitato l'idea, stravolgendo come al solito l'originale... ma il risultato mi ha lasciato molto più soddisfatta (del resto a ognuno il suo gusto, e il suo cibo ;))

SPINACI CON SESAMO TOSTATO E CREMA ALLA CURCUMA E CANNELLA

Ingredienti:
spinaci lessi q.b. (io ho fatto una busta di spinaci surgelati da 250 gr... non uccidetemi!)
sesamo 2 cucchiai
formaggio morbido tipo philadelphia
curcuma e cannella in polvere

In una padella antiaderente fate tostare il sesamo, quando sarà bello dorato e profumato aggiungete gli spinaci strizzati e fate saltare brevemente fino a quando non saranno piuttosto asciutti. A parte mescolate in una ciotolina un paio di cucchiai di formaggio cremoso con la punta di un un pizzico di cannella e un cucchiaino scarso di curcuma. Mescolate bene fino ad ottenere una bella cremina gialla (che in foto non è per nulla valorizzata... uff). Togliete gli spinaci dal fuoco, mettete la cremina su un piatto e coprite con gli spinaci in modo che il calore renda ancor più cremosa la vostra cremina (lapalissiano, no?)... Mescolate il tutto (o lasciate le cose divise come me, che mescolo solo alla fine...) e gustate con crostini, cracker o grissini a piacere :)

martedì 18 gennaio 2011

risotto ayurveda

Dopo una lunga assenza causata da vari impegni natalizi e vacanzieri, ritorno al solito tran tran... il blog è stato un po' abbandonato perchè nonostante abbia cucinato di tutto di più, non ho mai avuto lo stimolo a fotografare o a condividere i vari esperimenti... L'ordalia cibesca però mi ha portato ad interrogarmi su cosa significhi per me mangiare bene... ma soprattutto su come io possapromuovere il mangiare bene anche a chi non ha mai apprezzato certi sapori e certe "cose sane"... Mi spiego meglio, a casa mia il frigo è diviso in 2 settori: il settore frutta e verdura+ ingredienti strani (il mio settore, con miso, tofu e vari) e il settore formaggi e schifezze (non posso dire il suo, perchè a quel settore attingo a piene mani anche io... però...)... Ogni tentativo di includere verdure e legumi nella dieta altrui, è stato visto come una sorta di attentato alla salute pubblica... però mi è stato anche fatto notare che se uno ha un'innata diffidenza per il colore verde, è inutile propinargli zuppe di piselli, broccoli e zucchine.... soprattutto se l'unico colore a dominare è il verde, e l'unico sapore è quello del cavolo lesso o dell'erba.... mumble mumble... è qui la rotellina ha iniziato a girare... la cucina in effetti non è solo sapore, ma anche colore... e fantasia... Inoltre il gusto va educato e ci vuole pazienza per questo (da entrambe le parti) ... e quindi ho pensato che se con la verdura non ho fortuna, perchè non provare con la frutta??? E perchè non partire proprio dalle mele che sono il frutto anti-tutto per eccellenza? e poi in questa stagione la mela, che è un potente anti inifammatorio,  va benissimo per combattere tutti i malanni di stagione... insomma che mela sia, ma in una ricetta salata... e per metterci colore (vai col cromatismo) e aggiungere qualche proprietà in più, rubo l'idea a lifegate ma con un twist personale...lo zafferano per la medicina ayurvedica è un tonico, se volete migliorare la resa sia cromatica che "tonica" aggiungete della curcuma al vostro risotto ;)

RISOTTO MELE-ZAFFERANO ALLA BIRRA

Ingredienti:
1 mela renetta piuttosto grossa
riso carnaroli
1 bicchiere di birra ambrata (io ho usato la Warsteiner comprata al super)
1 bustina di zafferano
brodo vegetale
olio e burro

Portare il brodo ad ebollizione e aggiustare di sale (non c'è niente di peggio del brodo sciapo...). In una pentola adatta scaldare 2 cucchiai di olio extra vergine e aggiungere la mela tagliata a tocchetti. lasciar cucoere per circa 3-5 minuti aggiungendo un goccio di acqua se troppo asciutto. Quando le mele saranno leggermente morbide ma ancora piuttosto consistenti, aggiungere il riso e tostare bene. Sfumare il tutto con la birra e coprire con il brodo. Cuocere per 17 minuti aggiungendo brodo caldo quando serve. Circa 3 minuti prima della fine della cottura, sciogliere lo zafferano in un mestolo di brodo pieno a metà, aggiungere il tutto al riso, mantecare con una noce di burro e lasciar asciugare a piacere.

La mia cavia preferita mi ha detto che: la mela andava tagliata a pezzetti più piccoli (anche se io preferisco che si senta e che i pezzi rimanagano consistenti), ci voleva un sapore di contrasto più netto (tipo speck o taleggio.... io l'ho detto che la concezione di sano di casa è opinabile...) anche se secondo me la birra dava quel retrogusto amarognolo che ben stempera il dolce della mela... Insomma a me è piaciuto un sacco e quindi lo riproporrò, magari usando una birra più forte... tipo una guinness... vedremo :)

P.s. la foto non rende assolutamente... il colore originale era davvero di un bel giallo.... mannaggia al bilanciamento dei bianchi! :P