giovedì 30 settembre 2010

un "classico" che non passa mai di moda..


Ci sono delle cose che non passano mai di moda ... cose che da qualunque parte le osservi, o le annusi o le mangi sono sempre attuali... beh penso che il Tiramisù sia il dolce più classico in assoluto, quello che tutti provano a fare e che va sempre bene in quasi tutte le sue infinite varianti...
Come tutti i classici, le rivisitazioni sono infinite ed è sempre bello sperimentare... però a volte è bello tornare semplicemente alle origini e ritentare la ricetta per quello che è... o che almeno è sempre stato a casa mia...
E quindi oggi per festeggiare un compleanno da ufficio, ho deciso di provare quello che è il dolce forse più inflazionato ma pur sempre soddisfacente.... ricetta come da istruzioni materne

TIRAMISU'

Ingredienti

250 gr. di mascarpone
2 tuorli + 2 albumi
60 gr. di zucchero
2 o 3 cucchiai di marsala a seconda del gusto (o brandy come nel mio caso)
2 tazzine di caffè amaro
1 confezione di savoiardi
cacao in polvere per guarnire la superfice

separare i tuorli dagli albumi e montate gli albumi a neve ferma. In una ciotola capiente montate anche i tuorli con lo zucchero (il composto deve diventare spumoso, quindi insistete per almeno 5 min. :)) e aggiungete il mascarpone, mescolare con le fruste fino a completo assorbimento e aggiungere il marsala. Incorporate gli albumi al composto utilizzando una spatola ed avendo cura di non smontare il composto.
A questo punto preparate il caffè e lasciatelo raffreddare. Versate il caffè in un piatto e aggiungete 2 cucchiai di acqua fredda. Inzuppate leggermente i vostri savoiardi ( senza esagerare, tanto il biscotto assorbirà comunque molti liquidi una volta aggiunta la crema) e disponeteli in una pirofila. Coprite generosamente con la crema di mascarpone, fate un altro strato di biscotti inzuppati e uno di crema. Avanti così finche non avrete riempito la pirofila (o finita la crema :P). Ponete in frigo a rassodare e al momento di servire spolverate con abbondante cacao amaro, passandolo da un setaccio o colino a maglie fitte...

Uno dei dolci più libidinosi e coccolosi di sempre... un classico intramontabile... lo chanel n.5 o il via col vento dei dolci... :)

Auguri di nuovo a chi incrementa la sua età di  un 2% (o era il 3%)  e bon appetit!

mercoledì 29 settembre 2010

di pere, ricotta e nocciole ...



Questo post più che alla ricetta in sè, vuole essere lo spunto per alcune considerazioni ... anche perchè la ricetta è stata presa pari pari da qui con solo delle leggerissime modifiche... nulla da dire sul procedimento, spiegato in maniera magistrale da chi è competente davvero e non da una pasticciona come me... però ho tratto delle lezioncine che magari potrebbero tornare utili anche a chi come me, fa della cucina un'arte molto duttile e basata sull'estro del momento...
Considerazione numero 1 - la potenza senza il controllo è niente... citazioni pubblicitarie a parte, inizio a pensare che fare dolci con n.1 spatola, un minipimer, un forno elettrico a metà tra un micro e un forno tradizionale e un piano di appoggio di circa 50 cm x 60 , sia davvero un'impresa degna di nota (non per autolodarmi veh, solo per iniziare una lunga apologia della torta...). Morale: senza gli attrezzi necessari anche il migliore dei cuochi non può aspettarsi risultati patinati da copertina...e visto che io non sono nemmeno lontanamento una cuoca...  ho già detto tutto :))))
2- se ti danno una ricetta per uno stampo da 22 cm... beh, usa uno stampo da 22! ... e non come me che ne usi uno da 24 e ti viene una torta bassetta e senza proporzioni tra larghezza e altezza...
3- se non hai un ingrediente, a volte va bene modificare le cose con quel che c'è, ma il dolce non sarà più lo stesso, e no, il rhum non è uguale al distillato alle pere (anche se rhum e pera sono un gran classico da chupito :))
4- se non hai una macchina digitale professionale, almeno stira la tovaglietta su cui fai le foto prima di scattare (essere di corsa non è una scusa buona)

Insomma, preambolo a parte posso dire che la ricetta in sè  è perfetta (non è mia ovviamente), i difetti sopraelencati sono stati ampiamente ignorati dai commensali e la mia soddisfazione è stata grande nello sfornare un biscuit alle nocciole davvero profumato... mi sa che ripeterò la preparazione ancora molte volte :) !

per quanto riguarda la ricetta, mi rifaccio a lei con l'aggiunta delle piccole modifiche che ho fatto, più per mancanza di ingredienti che per spirito innovatore :P

TORTA RICOTTA E PERE

Ingredienti per la base 

65 g di zucchero 
3 uova medie 
60 g di nocciole intere tostate + 30 gr di mandorle intere tostate (non avevo 90 gr. di nocciole...)
30 g di farina 0
50 g di burro fuso (per me nel micro)

Ingredienti per la farcia
400 gr. di ricotta
150 gr. di succhero
150 gr. di panna
1 bacca di vaniglia (semini)

Ingredienti per la farcia alle pere
175 gr. di pere pulite (per me una decana molto soda)
50 gr. di zucchero (io ho messo solo un cucchiaio)
10 gr. di distillato di pere (io ho messo 2 cucchiai di rhum arrivato direttamente da Cuba)
3 gr. di amido di mais (io ho ne usato un cucchiaio)
il succo di 1/2 limone

la ricetta originale prevedeva anche una bagna alle pere che io non ho fatto...

In una ciotola capiente montare le uova intere con lo zucchero. Dovrete avere pazienza e procedere per almeno 15 minuti, visto che il composto deve triplicare.. Nel frattempo passate nel mixer le nocciole (e le mandorle) insieme alla farina e sciogliete il burro a bagnomaria (o nel microonde come me). Quando il composto di uova e zucchero sarà bello spumoso, aggiungete poco per volta la farina di nocciole, avendo cura di fare movimenti delicati per non smontare il tutto. Una volta ben amalgamato, aggiungete il burro fuso e ormai freddino, facendo molta attenzione a non compromettere il tutto ;)
Versate metà del composto in uno stampo da 22 (o in uno da 24 per una torta più bassetta...) e cuocete in forno caldo a 180 per 10-15 minuti. Ripetete l'operazione con l'altra metà del composto.

Una volta pronte le basi e messe a raffreddare su una gratella, preparate la farcia. Io ho fatto prima quella di ricotta ma mi sono pentita, visto che quella di pere deve raffreddare e quindi facendola dopo mi sono ritrovata con un bel tempo morto... partendo da questa invece si ha la possibilità di mettere tutto a riposo mentre si prepara la farcia alla ricotta (astuto, eh?)... comunque... prendete una pera piuttosto soda, sbucciatela e pesatene 175 gr. Tagliate il tutto a tocchetti e passateli in padella con lo zucchero, il succo del mezzo limone e un goccino di OLIO extra vergine di oliva. Quando la pera inizierà a rilasciare liquidi, aggiungete l'amido di mais e fate addensare per 2 minuti. Sfumate con la base alcolica da voi prescelta (il rhum non sta affatto male... ;))  e togliete dal fuoco. Mettete da parte a raffreddare.
Preparate quindi la farcia nr. 2, montando la ricotta con lo zucchero per almeno 5 minuti. Aggiungete i semini di una bacca di vaniglia e mescolate ancora. Montate infine la panna fresca a neve FERMA e aggiungetela alla ricotta con una spatola, facendo movimenti circolari per non smontare il tutto (mi dicono che questa sia la tecnica giusta... in effetti per ora non mi si è mai ammosciato nessun composto :)).

Ora potrete comporre il dolce così: 1 strato di biscuit alle nocciole, la farcia di ricotta spatolata e livellata in cui andranno inseriti i pezzettini di pera raffreddati, altro biscuit alla nocciola. Se avete un cerchio da pasticceria avete tutta la mia invidia ;)... io ho usato un banalissimo stampo a cerniera rivestito di carta forno..

Mettete il dolce in freezer per un paio d'ore  e poi lasciate in frigo fino al momento di servire (ovviamente se dovete servire dopo 2 ore, riducete il tempo del freezer :)))

giovedì 23 settembre 2010

l'uovo di.... patmos per note di cioccolato


Io e le uova non abbiamo mai avuto un grande rapporto però quando ho visto la raccolta di Federica, non ho saputo resistere e per omaggiare una blogger davvero gentile e BRAVA ho cercato di superare la mia riluttanza..
Questa ricetta, che come al solito è facile, veloce e si sporcano solo 2 cose e una forchetta :)  mi è venuta in mente al mio rientro dalle vacanze. Galeotta è stata la vacanza in Grecia, dove ho assaggiato la torta al formaggio dell'isola di Patmos... volevo riprodurla anche a casa ma non sono riuscita a trovare la ricetta da nessuna parte... e allora ho improvvisato... la ricetta è a metà tra una frittata, un souffle e una torta salata... spero che possa andare bene per partecipare alla raccolta di Federica...intanto metto la ricetta

UOVA IN PASTA CON FETA E PECORINO

Per la pasta, ho usato la mia solita pasta di kamut che ho postato qui  ma ho dimezzato le dosi per fare 3 tortine. Foderate degli stampini tipo muffin e cuocete in forno a 180 gradi per circa 10 minuti

Per il ripieno

80 gr di pecorino
40 gr. di feta
2 uova grandi
pepe

Nel robot da cucina ho tritato il pecorino e poi la feta (fatelo in 2 momenti diversi, visto che la feta resta piuttosto umida). In una ciotola rompete le 2 uova e sbattetele con una forchetta. Aggiungete i 2 formaggi grattuggiati e amalgamate bene. Tirate fuori dal forno i gusci di pasta di kamut, versate il composto di uova e formaggio fino ad arrivare quasi al bordo e infornate per altri 30 min. in forno a 160 gradi o finchè la parte di uova e formaggio non avrà assunto un bel colore dorato e sarà gonfiata fin quasi al raddoppio...

Calde sono buone, ma fredde sono ancora meglio!

con questa ricetta spero di poter partecipare alla raccolta di federica



martedì 21 settembre 2010

ma dai, non fare il salame!!!!!!


Girovagando tra i blog ho visto che la mania dell'insaccato dilaga... anche il fai da te è diffuso e la curiosità di provare è diventata quindi fortissima.... Se devo essere sincera, non impazzisco per i salumi, però quando ho visto questo ho pensato che mi sarebbe piaciuto provare... il problema è che io e la carne di maiale non andiamo molto d'accordo.... Però si sa, le vie del salume sono infinite e, quando ho trovato un petto d'anatra invitante , l'idea è venuta da sè.... e quindi al posto del lonzino, ho preparato un prosciuttino d'anatra speziato...Il procedimento è lo stesso trovato da Sigrid, con qualche variante per la stagionatura... A casa mia hanno molto apprezzato :) ... scusate per la foto che non rende davvero giustizia...


PROSCIUTTINO DI ANATRA SPEZIATO


Ingredienti

1 petto d'anatra pulito e privo di pelle

300 gr. di sale fino

500 gr. di zucchero

trito di erbe assortite (timo, salvia, rosmarino, dragoncello e maggiorana)


Pulite perfettamente il petto di anatra, eliminando tutti i residui di pelle e grasso. Lavate ed asciugate con della carta assorbente. In un contenitore piuttosto profondo, versate una parte di sale e zucchero, adagiate il vostro petto di anatra e ricoprite con il sale e zucchero rimanenti. Mettete in frigo e lasciate riposare per almeno 3 gg. Passati 3 gg, togliete il petto d'anatra dal sale, sciacquate e asciugate con cuura la superfice in modo da togliere tutti i residui di sale e zucchero e "impanate" il tutto nel trito di erbe... Avvolgete in carta assorbente asciutta e riponete in frigo per 7 gg. PAssati questi 7 gg, cambiate la carta assorbente (che deve comunque rimanere asciutta lungo tutto il processo, quindi se si bagna nei 7 gg di frigo, cambiatela) e ponete il vostro prosciuttino in luogo fresco e asciutto (cantina o similari) per ulteriore stagionatura... ovviamente se riuscite a non finirlo tutto appena pronto! :)

giovedì 16 settembre 2010

le coincidenze che fanno la felicità



una volta ho letto in un libro in cui il protagonista rifletteva sulla casualità e su come l'uomo abbia sempre cercato di trovare uno schema tra le coincidenze, una sorta di "traccia" da seguire per dare un senso alle cose che capitano...mi è piaciuta molto l'idea, il fatto che qualcuno possa "costruirci una vita su quelle coincidenze" ... io in genere ci costruisco solo dei piatti :) anche se più che di coincidenze in genere si tratta di pigrizia nell'andare a fare la spesa, di tentativo di non buttare ingredienti presi in quelle rare spese che faccio... insomma uno fa del suo meglio con quel che ha, giusto?

Quello che avevo stasera era 1 pezzo di zucca regalatomi da mia madre e una fettina di gorgonzola comprata per golosità... Visto il clima triste e già freddino ho pensato a un bel piatto autunnale e confortante, con i colori del sole... et voilà un bel risottino pronto per essere impiattato..

RISOTTO ZUCCA E GORGONZOLA

riso carnaroli 3 mestoli
zucca pulita 300 gr. circa
una fettina di gorgonzola (circa 80 gr.)
brodo 1 lt
mezza cipolla bionda
vino bianco per sfumare
sale

Pulite la zucca e tagliatela a dadoni. Affettate la cipolla e in una pentola piuttosto fonda scaldate un cucchiaio di olio EVO. Fate imbiondire la cipolla e aggiungete i dadoni di zucca. Lasciate rosolare la zucca per 2 minuti e poi aggiungete del brodo caldo, coprite e lasciate stufare per una decina di minuti, avendo cura di aggiungere del brodo in caso la zucca si asciughi troppo. Quando la consistenza della zucca sarà morbida (ma non spatascenta....) aggiungete il riso nella pentola e fatelo tostare, sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e aggiungete del brodo.. Nel frattempo tagliate il gorgonzola a fettine e quando mancheranno circa 2 minuti alla fine cottura, mantecate il riso con il gorgonzola e rimestate fino a completo scioglimento.
... Una goduria :)

sabato 11 settembre 2010

la tartelletta che vien dalla campagna...


Qualche sera fa siamo stati invitati a cena dalla sorella del mio ragazzo per il suo compleanno. Premetto che dovrebbe aprirlo lei un blog di cucina, visto cosa non tira fuori da quella cucina, ma a parte questo mi da sempre delle ottime idee... uno degli antipasti che ci ha proposto, consisteva in un tortino con ceci, fagioli neri e trota salmonata... una cosa buonissima davvero ed inaspettata vsto che non impazzisco ne per ceci ne per fagioli... beh mi è piaciuta tanto che l'altra sera avevo davvero voglia di ricrearla, ma ovviamente in casa non avevo nessuno degli ingredienti ne tantomeno la ricetta... e così ne ho fatta una versione completamente diversa, che non ricorda nemmeno lontanamente l'originale se non per l'idea della "tartelletta-contenitore"... questa la mia versione :

TARTELLETTA DI FARINA DI KAMUT CON SOIA EDAMAME, TONNO E PECORINO ROMANO


Ingredienti per la pasta

120 gr di farina di kamut

60 gr di farina 0

5 cucchiai di olio

8 cucchiai di acqua

sale


Ingredienti per il ripieno

1 confezione di fagioli di soia edamame surgelati

1 scatoletta di tonno

pecorino romano grattuggiato

olio extra vergine di oliva


La ricetta di questo impasto l'ho trovata sulla confezione della farina di kamut "Molino Rossetto" e l'ho subito provata... è molto friabile e gustosa, la consiglio anche nella versione dolce :)

Comunque prendete le 2 farine, setacciatele in una ciotola e aggiungete l'olio. Mescolate brevemente e aggiungete l'acqua e il sale. Impastate fino ad ottenere una palla liscia e lasciate riposare. Nel frattempo scaldate 2 cucchiai di olio EVO in padella e fata saltare i fagioli di soia. A cottura quasi ultimata aggiungete il tonno togliete dal fuoco. Dividere la pasta in 4 e foderare 4 stampini per crostatine foderati di carta forno. Cuocete le formine in forno caldo a 170 gradi per circa 30 min o a perfetta doratura. Sfornate le vostre crostatine, riempitele con la soia e il tonno e spolverate il tutto con abbondante pecorino romano grattuggiato.


Queste tartellette sono buone tiepide ma anche fredde, il giorno dopo, restano una delizia...


Per quanto riguarda il tonno... so che Greenpeace ha sconsigliato di farne uso, visto le problematiche legate alla pesca e allo sfruttamento dei mari, detto ciò, io ammetto la mia assoluta dipendenza dall'amata scatoletta... adoro il tonno e detonnizzare la mia cucina è davvero difficile... e quindi consiglio di utilizzare solo quelle marche che greenpeace semipromuove (visto che nessuna marca ha ancora ottenuto la promozione) e cercare di consumare questo prodotto responsabilmente... Date un'occhiata alla classifica dei rompiscatole per maggiori informazioni...

giovedì 9 settembre 2010

addio all'estate ...


DI rientro dalle vacanze cosa trovo ad aspettarmi? Un clima novembrino, la visita dal dentista e un bel po' di problemi sul lavoro... ottimo direi...Si sposa a meraviglia con il libro di Bradbury a cui mi sono ispirata per il titolo di questo post... Giusto per non scoraggiarmi avevo pensato di farmi dei bei calamari ripieni ieri, ma poi il dentista ha deciso che era ora di togliere un microframmento di dente che era rimasto lì, non si sa bene perchè, dopo un estrazione... Al momento dei saluti mi guarda allegra e mi fa " mi raccomando niente cibi caldi per le prossime 12 ore" ... addio ai miei bei calamari in padella ... e allora che mi improvviso per la pausa pranzo iper veloce?
Beh, giusto perchè non c'è mai limite al peggio, in casa ovviamente non c'è nulla a parte cose da cucinare e consumare calde... (insomma rientrando da 2 settimane di Grecia uno deve ben acclimatarsi e fare il giro di saluti ad amici e parenti, no? e allora tra una cena qua. e un aperitivo la, la spesa si può anche rimandare....)
uff.... però aspetta, un bel pomodoro rosso mi occhieggia dal frigo e c'è anche quel bel vasetto di pesto che ho comprato in liguria... e quindi...

POMODORO RIPIENO DI RISO BASMATI AL PESTO

Ingredienti:
riso basmati cotto e raffreddato (circa 4 cucchiai colmi o a seconda della dimesione del pomodoro)
pesto q.b.
un pomodoro

questa è una non ricetta da fare in 5 minuti, il risultato però è allegro e colorato (e sicuramente qualcuno ci avrà già pensato, ma che io sappia nessuno ha pensato di divulgare un'idea così banale...) prendete il pomodoro, scavate via l'interno e riempitelo con il riso basmati a cui avrete aggiunto il pesto A FREDDO. Guarnite con una fogliolina di basilico e un filo di olio buono ... Il pranzo a prova di dentista è servito :)