giovedì 15 luglio 2010

il "non-falafel" alla soia


L'altro giorno spulciavo sul sito di lifegate per vedere le ultime novità e mi è caduto l'occhio sulla ricetta dei falafel nella loro sezione ricette etniche.. A parte che radio lifegate è forse la radio da sottofondo migliore che ci sia, ma anche le loro rubriche alimentari sono sempre molto interessanti... si però come fai a fare i falafel se in casa non hai fave o ceci, aglio e cipolle e coriandolo? Beh ho una collega che sostiene che i nati dell'acquario si contraddistinguono per la loro estrosità in tutti i campi e per la capacità di risolvere in modo creativo (e un pò sconclusionato, aggiungerei io :)) tutti i problemi ... e quindi per tutti i nati dell'acquario e non, sprovvisti di fave e ceci ma desiderosi di falafel... beh fateli con la soia edamame.... Questa specie di eresia mi è venuta in mente perchè in casa non mancano mai, da quando li ho scovati nel banco dei surgelati... e non voglio sentire che i surgelati sono l'anti verdura del food blogger... io i surgelati li uso, congelo pressochè qualsiasi cosa e ringrazio quotidianamente l'inventore del freezer che mi risolve un sacco di problemi ... e quindi torniamo ai falafel di soia edamame... Semplice, ecco la ricetta:


NON-FALAFEL SECONDO ME

prendete una busta di fagioli di soia edamame, fateli cuocere una decina di minuti e versateli nel mixer (o nella ciotola del minipimer... ah, santo minipimer che tutto mi risolvi.... :)) aggiungete della curcuma e del prezzemolo, salate pepate a piacere e lasciate raffreddare... Il composto deve risultare abbastanzo sodo... Normalmente andrebbero aggiunti anche aglio e/o cipolle... io però preferisco la versione "da compagnia", quella che per intenderci non ti impedisce qualsiasi relazione umana subito dopo aver consumato l'amato cibo... Per sopperire alla mancanza di un carattere forte potete aggiungere del piccante, anche se io ho preferito la curcuma che da un bel colore giallo e quel saporino delicato ma speziato..

Insomma alla fine non avrete dei falafel ma delle polpette di soia... però mi piaceva spiegare che il tutto è nato perchè volevo fare altro e la deriva mi ha portato ad ottenere questi..

Fate delle polpette tondeggianti e passatele nel pangrattato o nella mia adorata farina per polenta (l'ho già detto vero che la uso sempre al posto del pan grattato? mi piace di più, niente da fare) ..

a questo punto potrete decidere se cuocere tutto in forno per una ventina di minuti a 180 gradi, oppure se friggere le vostre polpette in abbondante olio caldo... La versione che vi propongo io nell'orrida foto, è al forno, ma anche fritto ha il suo perchè ... specie se all'impasto aggiungete del pecorino e/o delle olive... a questo punto non avrete più neanche un'idea del falafel originale, però sapete che bontà!

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